Giornata Mondiale della poesia

By idem, 21 Marzo, 2007

Oggi è la giornata mondiale della poesia. Ed è anche il primo giorno di primavera!!!!
Ho scelto per voi una poesia di Prevert, un inno all'amore....
Fatelo anche voi, scegliete una poesia e lasciatela qui in questo forum....

Questo amore

Questo amore Questo amore Così violento Così fragile Così tenero Così disperato Questo amore Bello come il giorno E cattivo come il tempo Quando il tempo è cattivo Questo amore così vero Questo amore cosí bello Così felice Così gaio E così beffardo Tremante di paura come un bambino al buio E così sicuro di sé Come un uomo tranquillo nel cuore della notte Questo amore che impauriva gli altri Che li faceva parlare Che li faceva impallidire Questo amore spiato Perché noi lo spiavamo Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato Questo amore tutto intero Ancora così vivo E tutto soleggiato E' tuo E' mio E' stato quel che è stato Questa cosa sempre nuova E che non è mai cambiata Vera come una pianta Tremante come un uccello Calda e viva come l'estate Noi possiamo tutti e due Andare e ritornare Noi possiamo dimenticare E quindi riaddormentarci Risvegliarci soffrire invecchiare Addormentarci ancora Sognare la morte Svegliarci sorridere e ridere E ringiovanire il nostro amore è là Testardo come un asino Vivo come il desiderio Crudele come la memoria Sciocco come i rimpianti Tenero come il ricordo Freddo come il marmo Bello come il giorno Fragile come un bambino Ci guarda sorridendo E ci parla senza dir nulla E io tremante l'ascolto E grido Grido per te Grido per me Ti supplico Per te per me per tutti coloro che si amano E che si sono amati Sì io gli grido Per te per me e per tutti gli altri Che non conosco Fermati là Là dove sei Là dove sei stato altre volte Fermati Non muoverti Non andartene Noi che siamo amati Noi ti abbiamo dimenticato Tu non dimenticarci Non avevamo che te sulla terra Non lasciarci diventare gelidi Anche se molto lontano sempre E non importa dove Dacci un segno di vita Molto più tardi ai margini di un bosco Nella foresta della memoria Alzati subito Tendici la mano E salvaci.

WildBoy

17 anni 1 mese fa

Sono versi bellissimi, davvero emozionati, quelli che hai proposto idem. Ottima scelta.

Io propongo i carry your heart with me di Edward Estlin Cummings

i carry your heart with me(i carry it in
my heart)i am never without it(anywhere
i go you go,my dear; and whatever is done
by only me is your doing,my darling)
i fear
no fate(for you are my fate,my sweet)i want
no world(for beautiful you are my world,my true)
and it's you are whatever a moon has always meant
and whatever a sun will always sing is you

here is the deepest secret nobody knows
(here is the root of the root and the bud of the bud
and the sky of the sky of a tree called life;which grows
higher than the soul can hope or mind can hide)
and this is the wonder that's keeping the stars apart

i carry your heart(i carry it in my heart)

Io porto il tuo cuore in me (lo porto nel
mio cuore)non lo lascio mai (ovunque
vado tu vai,cara:e quel che faccio
io da solo lo fai tu,tesoro mio)
non temo
fato(tu sei il mio fato,mia dolce) né
voglio il mondo (bella, mio mondo,mai fedele)
tu sei quel che luna sempre fu
e quel che un sole sempre canterà sei tu

qui sta il più grande segreto che nessuno sa
(qui l’intima radice e bocciolo e cielo
di un albero chiamato vita;che cresce
più alto di quanto anima speri e mente
celi) e questa meraviglia regge le stelle

io porto il tuo cuore (lo porto nel mio cuore)

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E la dedica mi pare abbastanza ovvia, ma mai banale. Buon giorno Raquel.

lovaz

17 anni 1 mese fa

Lungo un muro, in obliquo. Avanti, poi indietro. Avanti, ancora un po’, poi un po’ indietro. Ogni volta più avanti che indietro. Per qualche volta.

rumore

Sul pavimento. Avanti, un po’ indietro, avanti. Per qualche volta.
Sul tavolo, vicino al muro. Una corda, per terra.
Una sedia. Una sedia, per terra.
Una corda, vicino al muro, sul tavolo.
Per qualche volta.

avanti, indietro, avanti
poi un po’ indietro
avanti, indietro, avanti
poi indietro

Una sedia, per terra.
Una corda, vicino al muro, sul tavolo.
Per qualche volta.
Avanti, un po’ indietro, avanti. Sul pavimento.
Per qualche volta. Ogni volta più avanti che indietro.
Avanti, ancora un po’, poi un po’ indietro.
Avanti, poi indietro, in obliquo.
Lungo un muro.

Giuseppe Signorin

Racquel Darrian

17 anni 1 mese fa

Per te..

Amami, e nel ricordo prendi la fionda antica e battimi i capelli.Mi vedrai crescere nera come la foresta dell'Amazzonia, ma se scosti i miei rami vedrai nella mia lingua uccelli variopinti e paradisi terrestri. Allora non pregare il Signore, perché la dovizia del mio canto io l'ho rubata a lui in un giorno di distrazione.

(Alda Merini)